Alberto Fiorentini
Ciao, io sono Alberto, ma tutti mi chiamano Albert. Mi prendo cura della tua accoglienza.
Sono il papà di Silvia e Samuele.
Cosa posso fare per te?
- Rimarrò a tua disposizione, dal tuo arrivo ai saluti, per aiutarti a trovare ciò che cerchi.
- Ascolterò la tua opinione sulla nostra offerta e i nostri servizi, e ti ringrazierò per la fiducia.
- Mi troverai alla cassa se hai richieste particolari. Sarò felice di dedicarti il mio tempo.
- 24 ore prima del tuo arrivo preparerò l'impasto della pizza per assicurarti una pizza leggera.
Ti racconto di me!
Io sono cuoco, ma per una buona convivenza, non posso stare in cucina con mia moglie.
Grazie a questo, però, ho scoperto di avere un'innata dote nella preparazione della pizza. Così ho trasferito il mio sapere e il mio fare dietro al bancone della pizzeria.
Da quando abbiamo inaugurato, nel 1998, conservo con gelosia la ricetta dei nostri impasti. Solo un altro pizzaiolo ha avuto l'onore di conoscerla, e con lui preparo 3 tipi di impasto: tradizionale, senza glutine e integrale.
Dicono che quando ho le mani in pasta sembra che parli con gli ingredienti. Io dico che il lavoro del pizzaiolo è una vocazione; se lo si fa con entusiasmo e voglia di migliorare sempre, anche le palline di pasta respirano una buona aria, e nella degustazione poi si sente.
Presto molta dedizione nell'amalgamare gli ingredienti, e mi diletto a controllare la cottura di ogni pizza. Quando, infatti, ho tempo a disposizione, aiuto il pizzaiolo e non mi allontano dal forno a legna finché non sono soddisfatto del risultato.
Sono il tutto fare della famiglia, e se ci sono faccende da sbrigare all'aria aperta, non serve che me lo dicano due volte, sono già al lavoro. Sono praticamente l'addetto alla legna e al tenere ordine e pulito all'esterno.
Mi occupo anche dell'amministrazione, della contabilità e dei pagamenti alla cassa. Faccio quadrare i conti monitorando le spese pazze che vogliono fare i miei figli quando decidono di presentare qualcosa di nuovo nel menu o sugli scaffali della cantina. Ma non sono un papà severo, alla fine sono il più buono della famiglia. Di loro mi fido, li controllo, ma li lascio fare, perché sono fiero di quello che hanno creato e che stiamo portando avanti insieme.
Come riconoscermi se hai qualcosa da dirmi?
Indosso sempre una camicia da boscaiolo, modello sempre uguale, ma di colori diversi. Silvia mi rimprovera sempre per questa mia scelta, soprattutto adesso che il ristorante ha una veste rinnovata, elegante e raffinata. Però, se indossassi una divisa uguale a tutti i camerieri, come faresti a distinguermi?